* A Christmas Fate *

x konki... Era la mattina di natale, la neve cadeva lenta dal cielo grigio e la piccola Thabet guardava fuori dalla finestra immersa nei suoi pensieri profondi solo quanto quelli di una bambina di 7 anni potevano essere quando notò un piccolo un uccellino strano poco più grande di una noce. Il piccolo amico tondo, con le piume blu e il becco argentato appollaiato su uno dei rami più alti del pino posto esattamente davanti alla sua finestra la fissava come se fosse sul punto di parlarle: ne era sicura,doveva avvicinarsi a lui. Thabet si allontano di corsa dalla finestra prese una sciarpa e indossò gli scarponi, aprii la porta della sua stanza e iniziò a correre giù dalle scale... -Thabet dove corri, tesoro?- -Mamma mamma, voglio andare a giocare con la neve, è tantissima! Luccica molto, ti prego! Poco Poco, lo prometto... mi copro bene...vedi ho già la sciarpa...metto anche il cappotto grosso grosso, anche se è super scomodissimo!- - Ve bene tesoro, ma non ti allontanare troppo, non addentrarti nella foresta, con questo tempo è semplice perdersi. Tra poco papà tornerà a casa insieme ai nonni, è andato a prenderli all'aeroporto, appena vedrai l'auto entrare nel vialetto torna in casa, va bene?- - Ve bene mammina - Detto ciò la piccola Thabet, che nel frattempo aveva indossato il giubbotto invernale pesante o come lo chiamava lei il giogrosso, uscì nel cortile e iniziò a correre nella neve guardando il cielo grigio alla ricerca di un piccolo batuffolo piumato blu, raccogliendo di tanto in tanto una manciata di neve e lanciandola in aria, sapeva che la mamma la stava guardando e non voleva che capisse che aveva mentito... Thabet sapeva in cuor suo che cercare quell'uccellino non era saggio e che non doveva farlo, ma qualcosa la spingeva a continuare: era sempre stata una bambina curiosa. -Eccoti qui!- pensò guardando l'uccellino appollaiato sullo steccato mentre lentamente si avvicinava a lui, non voleva spaventarlo voleva semplicemente osservarlo un po’ più da vicino. Quando la piccola Thab, come la chiamava la nonna, fu abbastanza vicina, l'uccellino prese il volo ed entrò nella piccola casetta di legno, che fungeva la legnaia, da una piccola fessura provocata da una caduta di un ramo la notte precedente. Ovviamente Thabet decise di seguirlo ed entrò nella tetra legnaia ma l'uccellino era sparito... - uccellino?- iniziò a chiamarlo - dove sei? Non ti faccio niente - - Ne sono sicura...- rispose da dietro un cumulo di legna già tagliata e riordinata una voce femminile a lei familiare... - Uccellino sai parlare? Come ti chiami? Fatti vedere...- - Non sono un uccellino, quella è solo l'unica forma con cui posso transitare dal mio mondo al tuo, sono lo spirito guardiano dell'inverno e del Natale, mi chiamo Mavis...- una donna alta e vestita di blu uscii da dietro la legnaia - Ciao Thabet - disse - sono qui per mostrarti il tuo destino, tu sarai la prossima guardiana è scritto nelle stelle... il mio tempo sta per finire devo trasmettere i miei poteri alla mia sostituta e ciò avverrà proprio oggi... appena acquisirai i miei poteri non potrai più vivere in questo mondo, sarai costretta vivere nel regno magico dei guardiani.. potrai transitare da un mondo all'altro solo il 25 dicembre sotto forma del tuo animale totem, la magia lo sceglierà per te... non tornerai più a casa, controllerai l'inverno, la neve, il freddo e il ghiaccio...l'unico modo per sfuggirvi è la morte...- - il mio destino? Ma io voglio tornare dalla mia mamma e dal mio papà... - - Thabet, non puoi...se non accetterai i poteri morirai... non rivedrai mai più mamma e papà... però potrai transitare qui tutti i giorni di natale dei prossimi anni e vederli da lontano... - - Ma i o voglio bene ai miei genitori, mi mancheranno... ho solo 7 anni...- sbuffò, poi osservando la dama delle nevi disse - Sai che assomigli alla mia mamma!- - Thabet la tua mamma è mia sorella per questo ci assomigliamo, io sono tua zia... da molte generazioni un membro della famiglia Winter diventa un guardiano e questa volta è il tuo turno,avrei voluto che il mio tempo fosse più lungo per permetterti di vivere la tua vita per più tempo ma non sono io a decidere, non ho scelta... il tempo stringe - disse guardando la piccola con gli occhi lucidi - Va bene, signora blu...se la scelta è diventare una guardiana o morire scelgo la prima opzione però prima voglio scrivere un biglietto... - Thabet estrasse un pezzo di carta e una matita dal giogrosso scrisse una frase su un bigliettino, si tolse la berretta bianca la posò atterra e vi posò sopra il bigliettino piegato con cura, guardo Mavis e le disse - Ci sono... - Una luce blu, che non passò inosservata dagli occhi della madre inondò la legnaia, la magia era transitata... La madre di Thabet corse fuori, sapendo a cosa andava incontro, aveva visto la stessa luce 25 anni prima... poteva significare solo una cosa il momento era arrivato. Mentre correva nella neve un lupo bianco e azzurro uscii dalla legnaia e si fermo a fissarla con gli occhi lucidi per qualche secondo, prima di correre verso la foresta... Entrò di corsa nella tetra casetta di legno e là, vicino alla legnaia, vide un batuffoloso pennuto blu senza vita e la berretta bianca del suo piccolo angelo, si avvicino e si inginocchiò nel pavimento di legno freddo… - Mavis...- sussurrò toccando il piccolo corpo piumato senza vita della sorella, prese il biglietto scritto con la tonda scrittura tremolante di sua figlia e lo lesse - Mamma, papà.. non è un addio: ci vediamo il prossimo natale... era il mio destino, vi voglio bene... Thab - - Lo so Thab... lo so - disse con le lacrime che le rigavano il viso... Quella fu l'ultima volta che ebbe notizie dirette dalla sua bambina... Da quel giorno, tutti i giorni di Natale un lupo bianco e azzurro si aggirava furtivo intorno alla casa, ma gli abitanti non erano preoccupati… sapevano che la piccola Thabet era andata a fargli visita e vegliava su di loro. {storia di lua17, non copiare!!}

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